Sicurezza sul lavoro: CGIL, con ddl semplificazione si elude sicurezza
23:38
sicurezzalavoro
Sarà obbligatorio segnalare solo quegli infortuni sul lavoro che comportino lesioni con prognosi maggiore ai 14 giorni, mentre erano 3 nella vecchia normativa, creando “un meccanismo elusivo nei confronti della denuncia degli infortuni più gravi”. Questa una delle norme contenute nel disegno di legge 2243 (semplificazione) che la CGIL ha denunciato oggi nel corso della convocazione presso l’ufficio di presidenza della commissione Affari costituzionali del Senato sul ddl in questione.
Secondo la CGIL, infatti, nel ddl ci sarebbero aspetti ‘pericolosi’ legati al tema ‘salute e sicurezza nei luoghi di lavoro’: “Si prevede - spiega in una nota il sindacato - all’articolo 12, che si dovranno segnalare solo quegli infortuni sul lavoro che comportino lesioni con prognosi maggiore di 14 giorni, mentre nella vecchia normativa erano tre. Inoltre, le lesioni con prognosi superiore ai trenta giorni non verranno più segnalate all’autorità giudiziaria ma all’INAIL che provvederà ad inoltrarle alla direzione provinciale del lavoro”. Secondo il sindacato queste modifiche “rappresentano un peggioramento evidente poiché introducono un meccanismo farraginoso ed elusivo nei confronti della denuncia degli infortuni più gravi”.
Inoltre, accusa la CGIL, l’articolo 14 del ddl al comma due “abolisce tout court e senza norme di salvaguardia il ‘registro infortuni’ che doveva essere tenuto dall’imprenditore, così come al comma 1 si introduce un’ulteriore deroga per l’emanazione dei decreti ministeriali per individuare criteri e modalità per la tenuta semplificata della documentazione relativa a ‘Salute e Sicurezza’. Il termine è scaduto nel 2009 e adesso viene rinviato al 31 dicembre del 2010”. A parere della CGIL con queste norme “da una parte, attraverso la scusa della ‘semplificazione’, si rendono più difficoltosi i controlli e l’applicazione delle normative e dall’altra - conclude la nota - si effettuano operazioni che tendono a smontare l’efficacia reale delle normative in materia”.
Secondo la CGIL, infatti, nel ddl ci sarebbero aspetti ‘pericolosi’ legati al tema ‘salute e sicurezza nei luoghi di lavoro’: “Si prevede - spiega in una nota il sindacato - all’articolo 12, che si dovranno segnalare solo quegli infortuni sul lavoro che comportino lesioni con prognosi maggiore di 14 giorni, mentre nella vecchia normativa erano tre. Inoltre, le lesioni con prognosi superiore ai trenta giorni non verranno più segnalate all’autorità giudiziaria ma all’INAIL che provvederà ad inoltrarle alla direzione provinciale del lavoro”. Secondo il sindacato queste modifiche “rappresentano un peggioramento evidente poiché introducono un meccanismo farraginoso ed elusivo nei confronti della denuncia degli infortuni più gravi”.
Inoltre, accusa la CGIL, l’articolo 14 del ddl al comma due “abolisce tout court e senza norme di salvaguardia il ‘registro infortuni’ che doveva essere tenuto dall’imprenditore, così come al comma 1 si introduce un’ulteriore deroga per l’emanazione dei decreti ministeriali per individuare criteri e modalità per la tenuta semplificata della documentazione relativa a ‘Salute e Sicurezza’. Il termine è scaduto nel 2009 e adesso viene rinviato al 31 dicembre del 2010”. A parere della CGIL con queste norme “da una parte, attraverso la scusa della ‘semplificazione’, si rendono più difficoltosi i controlli e l’applicazione delle normative e dall’altra - conclude la nota - si effettuano operazioni che tendono a smontare l’efficacia reale delle normative in materia”.
fonte cgil
Al comma 6 dell’articolo 53 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, le parole: «al registro infortuni ed» sono soppresse. A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge è conseguentemente abolito l’obbligo di tenuta del registro degli infortuni.
3. Dall’attuazione del presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.