Sicurezza sul lavoro. La pretende chi si vuole bene
19:23
sicurezzalavoro
Abbracciare un figlio dopo una giornata di lavoro nei campi, guardare la partita con gli amici, tornare a casa e trovare la famiglia a tavola che ti aspetta per la cena. Piccole emozioni quotidiane che, però, a causa di un incidente potrebbero diventare solo un ricordo. È un invito alla responsabilità il messaggio lanciato dalla nuova campagna del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali dallo slogan "Sicurezza sul lavoro. La pretende chi si vuole bene". L'iniziativa sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, è stata presentata in anteprima ieri al meeting di Rimini.
"La tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori rappresenta una assoluta priorità per l'Italia che, secondo le indicazioni dell'UE, ha l'obiettivo di ridurre del 25% gli infortuni sul lavoro entro il 2012 - spiega una nota del ministero -. Un traguardo piuttosto ambizioso ma di grande importanza, non solo in relazione ai costi che il fenomeno infortunistico produce (oltre 45 miliardi di euro all'anno nel 2005 secondo i dati INAIL, pari al 3,21% del PIL), ma principalmente per l'attenzione dedicata alla dimensione sociale e umana del problema". L'obiettivo della campagna, così come previsto nel D.Lgs. 81/2008, anche noto come Testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, è promuovere un vero e proprio cambiamento culturale, "un processo collettivo di sensibilizzazione e responsabilizzazione, in cui ogni cittadino assume un ruolo attivo".
Dalle statistiche, infatti, emerge che la maggior parte degli incidenti sul lavoro possono definirsi di natura "comportamentale". Un dato su cui riflettere non certo per imputare la responsabilità del fenomeno al lavoratore ma, al contrario, per evidenziare quanto sia importante l'investimento delle imprese e delle istituzioni pubbliche nella formazione, nell'informazione e in tutte quelle attività che consentono di prevenire il determinarsi di una condizione di rischio. "Sulla base di tali premesse - continua la nota - è stata realizzata una campagna di tipo emozionale che, abbandonati i toni gravi e le mere raccomandazioni, mira a colpire e coinvolgere maggiormente l'opinione pubblica grazie a un punto di vista inusuale e a cambiare l'approccio comunemente adottato rispetto a un problema drammatico e purtroppo ancora molto diffuso".
L'iniziativa di comunicazione, pur rivolgendo l'attenzione all'intera popolazione, ha come target specifici i lavoratori (con un particolare focus per i settori economici individuati come a maggior rischio di incidenti: edilizia, agricoltura e trasporti) e i datori di lavoro, nella convinzione che la strategia di contrasto degli infortuni sul lavoro può risultare massimamente efficace se messa a "sistema", con un' effettiva collaborazione delle parti coinvolte. Conclude il messaggio il riferimento a una specifica area del sito del ministero da cui è possibile accedere alle informazioni relative ai temi chiave della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro, alle iniziative e alle attività in corso, agli ambiti di intervento istituzionali, alla normativa di riferimento e ai quesiti posti sulle sue modalità di applicazione. La campagna realizzata dall'agenzia Acciari Consulting, si svolgerà da agosto 2010 a maggio 2011 e si svilupperà in tre fasi. Il progetto prevede non solo l'utilizzo dei mezzi classici della comunicazione pubblicitaria, televisione, stampa, radio, internet, cinema e affissioni, ma anche la programmazione di interventi sul territorio rivolti in particolare ai giovani.
• Scheda interventi (formato .pdf 100,59 Kb)
• Spot video 1 (formato .wmv)
• Spot video 2 (formato .wmv)
• Affissioni
- agricoltore (formato .pdf 84,84 Kb)
- coppia (formato .pdf 91,46 Kb)
- famiglia (formato .pdf 95,19 Kb)
- imprenditore (formato .pdf 376,6 Kb)
• Stampa
- agricoltore (formato .pdf 356,05 Kb)
- coppia (formato .pdf 355,01 Kb)
- famiglia (formato .pdf 336,38 Kb)
- imprenditore (formato .pdf 298,81 Kb)
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