50 pagine sulla sicurezza sui luoghi di lavoro
18:30
sicurezzalavoro
Un vademecum di 50 pagine sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e sui principali riferimenti normativi in materia, destinato alle imprese e ai dipendenti. Si chiama “Lavorare in sicurezza” ed è stato realizzato dalla Cna di Grosseto in collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione della Asl 9, con l’obiettivo, spiega il direttore della Cna, Renzo Alessandri, “di fornire alle aziende del nostro territorio, che hanno bisogno di essere assistite per mantenere alta l'attenzione sulla sicurezza, uno strumento di conoscenza che semplifica, rendendola più comprensibile, la lettura di norme complesse quali quelle per la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro. Con questa pubblicazione, Cna e Asl 9 intendono fornire un ulteriore e originale contributo a quella pratica della prevenzione richiamata e auspicata da tutti i soggetti interessati”.
“Lavorare in sicurezza è stato presentato oggi alla stampa, dal direttore della Cna, Renzo Alessandri, da direttore generale della Asl 9, Fausto Mariotti, dal direttore sanitario della Asl 9, Danilo Zuccherelli, alla presenza del presidente della Provincia, Leonardo Marras
La pubblicazione è stata stampata in 4 mila copie che saranno diffuse capillarmente tra le imprese iscritte alla Cna, ai loro dipendenti e verranno utilizzate anche per i corsi di formazione che periodicamente vengono organizzati in materia di normativa e sicurezza sul lavoro.
“Lavorare in sicurezza è stato presentato oggi alla stampa, dal direttore della Cna, Renzo Alessandri, da direttore generale della Asl 9, Fausto Mariotti, dal direttore sanitario della Asl 9, Danilo Zuccherelli, alla presenza del presidente della Provincia, Leonardo Marras
La pubblicazione è stata stampata in 4 mila copie che saranno diffuse capillarmente tra le imprese iscritte alla Cna, ai loro dipendenti e verranno utilizzate anche per i corsi di formazione che periodicamente vengono organizzati in materia di normativa e sicurezza sul lavoro.
La prima parte del vademecum è dedicata alle norme di legge, aggiornate al Decreto legislativo 81/2008 e al successivo Decreto correttivo 106/2009, che hanno profondamente modificato il panorama normativo italiano, fermo al Decreto legislativo 626/94, e hanno dato una diversa impostazione alla modalità con cui si affrontano i temi della sicurezza sul lavoro.
Segue una parte dedicata ai protagonisti del sistema aziendale della prevenzione (datore di lavoro; dirigenti; preposti; responsabile e addetti del servizio di prevenzione e protezione; rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; medico competente; lavoratori, dipendenti e autonomi; addetti antincendio e primo soccorso; soggetti esterni di vigilanza e controllo, come Asl, Vigili del fuoco, ecc; altri soggetti esterni come progettisti, installatori, fornitori, ecc.) con le funzioni specifiche, gli obblighi e le responsabilità, i compiti e i diritti.
La seconda parte, dal titolo “pillole di sicurezza”, è dedicata, invece, alla sicurezza e alla salute sui luoghi di lavoro, con particolare riferimento alle attrezzature, ai dispositivi di protezione individuali, alla segnaletica, all’esposizione ai rumori, alle sostanze pericolose, ecc.
“Questa pubblicazione è un ulteriore strumento per mettere in relazione diretta le aziende, la Provincia e la Asl sui temi della prevenzione – spiega il direttore generale della Asl 9, Fausto Mariotti -. Con la più recente normativa siamo passati ad una gestione che individua sistematicamente responsabilità, compiti e procedure del sistema prevenzione. Una gestione basata su azioni concrete che coinvolgono tutte le diverse figure professionali presenti in azienda, ma anche i soggetti istituzionali che hanno il compito di formare, informare e vigilare.
Come Asl 9, Settore Prevenzione, Igiene e Sicurezza sui luoghi di lavoro, infatti, ci occupiamo proprio di formazione, informazione, assistenza e tutoraggio in collaborazione con le Associazioni di categoria e con i Comitati paritetici territoriali per la sicurezza, e di vigilanza. Ma è ovvio – aggiunge Mariotti – che la vigilanza da sola non basta, occorre che sia affiancata dalle altre attività di promozione e di diffusione della cultura della sicurezza, affinché possa essere fatta una corretta ed efficace prevenzione degli incidenti sul lavoro e delle malattie professionali”.
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